Venerdì 17 agosto 2001
Sveglia alle 6:45 e partenza alle 7:30. Dopo una breve sosta al panificio dove Jenny incontra un suo vicino di casa di Trento, il "signore dei gatti", si parte con destinazione Portule.
La strada per raggiungere Cima Portule va da Lavarone a passo Vezzena, e poi prosegue per Asiago. Dieci minuti dopo aver passato il confine con il Veneto, si incontra un incrocio dove si svolta a sinistra su per una strada asfaltata che bisogna seguire per una decina di minuti, fino a che questa non diventa strada sterrata ed allora è il momento di parcheggiare la macchina e di proseguire a piedi.
Dopo aver parcheggiato la macchina (ore 8:30), proseguendo a piedi per la strada sterrata, si incontrano dei cartelli che segnalano le diverse mete da raggiungere.
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Il bivio malga Larici di 1611 metri s.l.m. indica che proseguendo la salita lungo la strada sterrata si possono raggiungere la Val Renzola e Cima Portule.
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Il bivio che mostra la foto sopra invece indica le due possibilità di raggiungere Cima Portule:
salendo verso sinistra il sentiero diventa molto ripido e sale in cresta. Andando invece verso destra la strada è lievemente in pendenza, ma si prospetta molto più lunga della prima.
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Michele e Jenny scelgono di salire rapidamente verso la cresta e così imboccano il sentiero che sale ripido tra i pini mughi.
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Dopo una mezz'ora si arriva ad una selletta dove si può scegliere se andare verso Cima Larici o verso Cima Portule. Jenny e Michele fanno una breve sosta per riprendere fiato e dopo proseguono per la loro meta.
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La salita sembra non finire più, ma con un po' di fatica e qualche sosta, finalmente i due ragazzi sono arrivati all'ultima cresta e la salita lascia il posto al piano.
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Dopo 2 ore di camminata con partenza Malga Larici, finalmente si raggiunge Cima Portule di quota 2308 metri s.l.m.
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Sono le ore 10:30 e Jenny e Michele tirano fuori i panini con le sottilette e la soppressa e iniziano il pranzo ... E' quello che solitamente si fa quando si raggiunge una vetta, ma questa volta era davvero molto presto! Dopo una lunga sosta ci si incammina sulla via del ritorno.
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Il ritorno è più lungo dell'andata perché il sentiero scende lievemente e fa il giro della montagna da dietro, ma è molto piacevole.
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Il sentiero continua a scendere fino ad arrivare sulla vecchia strada militare.
Qui ci troviamo alle Bocchette del Portule a 1930 metri s.l.m., una selletta dove si trova un insediamento austroungarico che risale alla Prima Guerra Mondiale. Questa costruzione fungeva da serbatoio e arrivava a contenere 80.000 litri di acqua.
Nella foto sottostante si può intravedere l'altopiano di Vezzena visto dall'interno della costruzione.
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Dopo una breve sosta sulla panchina antistante l'insediamento si prosegue lungo la strada militare per circa un'ora di cammino, fino ad arrivare all'incrocio dove si è parcheggiato la macchina. É l'una e ventiquattro e dopo cinque ore il giro è finito e si può tornare a casa stanchi ma soddisfatti.
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Clicca sull'icona sovrastante per visualizzare la foto del percorso di andata da Malga Larici fino a Cima Portule. Cliccando invece su quella sottostante viene mostrato il grafico delle quote misurate ogni 15 minuti.
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Tempi di percorrenza:
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Dislivello:
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andata: 2.00 h
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697 metri
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ritorno: 2:30 h
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697 metri
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Michele e Jenny
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