La ferrata dell'amicizia (2004)

25 settembre 2004

Parcheggiata la macchina, ci infiliamo come sempre gli scarponi, mettiamo in spalla i nostri zaini con imbrago, vivande e ventine (nel pomeriggio hanno previsto maltempo) e siamo pronti a partire. Siamo nella parte Ovest di Riva del Garda in prossimità di un rialzo della strada statale per Brescia (poco prima delle gallerie che fiancheggiano il lago sul lato ovest): qui si trovano le indicazioni, con tabellone esplicativo, dei vari itinerari che segnano il Gruppo della Rocchetta. Seguiamo il sentiero n. 404, saliamo fino a trovare il bivio con il sentiero 402 dove giriamo a sinistra; circa 100 metri dopo lasciamo definitivamente la stradina e il Bastione sulla sinistra per salire sempre con il segnavia n. 404 verso Capanna S. Barbara. Il sentiero si fa sassoso e più ripido; raggiungiamo un bivio che porta al Rifugio Pernici girando verso sinistra (noi naturalmente andiamo a destra) e dopo 5 minuti a quello che porta lungo il sentiero 405 per la ferrata Susatti. Qui giriamo a destra seguendo sempre il 404 fino ad arrivare alla Capanna S. Barbara a quota 560 m. Dopo una breve sosta per il pranzo ci incamminiamo per il sentiero n. 404/bis e dopo qualche minuto troviamo l'attacco della via attrezzata dell'Amicizia (o Centernario SAT). Ci equipaggiamo opportunamente con tanto di imbrago, moschettoni e caschetto e proseguiamo la via aiutati da un cordino metallico che segue il sentiero lungo la roccia. Dopo una mezz'oretta si arriva alla prima scaletta di ferro, lunga 45 metri, che sale molto in verticale. Michele inizia la salita tutto emozionato; Jenny lo segue, ma dopo una decina di metri guarda verso il basso e si lascia intimidire dall'altezza. "Ci vuole calma, e sangue freddo ...": ripreso un po' di coraggio, Jenny e Michele arrivano insieme in cima alla prima lunga scala. Ma le sorprese non sono finite... un'altra scala si intravede lungo il pendio della montagna sopra di noi... La seconda scala che affrontiamo è lunga ben 70 metri, ma è meno ripida e questa volta la paura di Jenny lascia il posto al divertimento. Scale su scale, superiamo così il dislivello di 700 metri che ci separava dalla cima, un percorso sempre panoramico e discretamente esposto, fino a giungere sull'esile cocuzzolo di Cima SAT a 1276 m. Qui facciamo una breve sosta, ma il tempo sembra peggiorare, inizia a pioviggianare e si alza un vento gelido: per scendere dalla cima affrontiamo così un breve ma difficile camino roccioso sul versante opposto e poi, arrivati al bivio, togliamo l'imbrago e scegliamo di scendere a destra per il sentiero n. 418 dei Crazidei. Dopo circa un'ora arriviamo sulla stradina che porta verso Bastione-Riva. Da qui in poi per una comoda strada ci ricongiungiamo al sentiero 404 già percorso al mattino e in breve arriviamo a Riva.

Aggiornato al 21/04/2008 18:15:59